Il Demone Della Paura

Volevo fare un paio di considerazioni su quello che sta accadendo. C’è molto sdegno e incredulità per la vittoria di Trump e sinceramente la cosa che invece mi stupisce è la vostra ottusità di fronte agli eventi.

Ciò che è successo è ovvio, quasi scontato, e sinceramente non capisco come non abbiate compreso la direzione verso cui marcia il mondo. Già con la Brexit era arrivato il primo forte e chiaro segnale di questa nuova direzione, e queste elezioni non hanno fatto altro che ricalcare la scelta di ripercorrere una strada pericolosa che è stata già intrapresa e che, ahimè, temo sia impossibile da arrestare, se non con una presa di coscienza significativa, prima del disastro.

Si sta riavviando un processo di nazionalismo, ovvero quell’ideologia perversa secondo cui il patriottismo viene spinto all’estremo, si alzano le barriere, le differenze vengono accentuate fino ad arrivare all’impossibilità di un dialogo, in una sola parola: guerra. È già accaduto, e la storia tende a ripetersi perché la memoria umana è effimera, difettosa, incapace di prevedere conseguenze che non sono già state vissute: ormai sono in pochi quelli che possono testimoniare ciò che è già stato, come la seconda guerra mondiale.

La paura ha steso il suo velo, la sua trappola, le gabbie hanno chiuso i lucchetti e il meccanismo ha ingranato il suo macabro meccanismo.

Per esemplificare: quando le persone hanno paura, si chiudono in casa, barricano porte e finestre, non fanno entrare od uscire nessuno; ecco, ora allargate questo terrore ad un intero popolo ed immaginate questa casa come un’intera nazione, questo è in parole semplici ciò che sta accadendo. La paura ha preso il sopravvento e ha vinto, fucilando la speranza, e quando la paura siede sul trono, non vi è molto da lasciare all’immaginazione.

In un mio libro scrivevo: “Quando la paura prende il sopravvento, il male è solo un’ovvia conseguenza di una tragedia già annunciata, ecco dove sta la sua banalità.” Ecco, la banalità sta tutta lì, la conseguenza della paura è il male, sempre, sempre, sempre, e non lo dico io, è la storia che impartisce lezioni, è già successo, riaccadrà, non vi è scampo, perché le masse non pensano, si trascinano, e a meno di un overdose di coraggio, l’abisso è ad un passo.

Questo è quello che sta accadendo, causa dell’impoverimento, dell’incapacità decisionale, della mancanza di certezze, delle false credenze che convincono di non aver controllo sulla propria vita, sulla propria carriera, sul proprio futuro. Si identifica un nemico, un capro espiatorio, si danno forme e confini definiti al male, quando in realtà non ne ha, perché il male è un’idea che si può insediare ovunque, non è un volto, non è un’etnia, non è un’azione, non è una scelta, è solo una conseguenza, una mancanza di lucidità, una carenza d’amore, nient’altro, ed è per questo che non si può identificare, non si può attribuire a qualcosa, è ovunque, va evitato semplicemente, percependo ciò che amore, fratellanza, vita non è.

Concludo confidandovi che sinceramente, indipendentemente da chi avesse vinto queste elezioni, ho sempre pensato che non ci sarebbe stato comunque nessun trionfatore, solo sconfitti, perché un vincente è colui che si mostra umano, non vincitore, e credo che non vi sia bisogno di argomentare il motivo per cui fra i due favoriti, non vi era modo di evitare la nascita di una tragedia, a prescindere.

Ora non siamo più sulla soglia del baratro, ci siamo già calati al suo interno, e l’assurdità è che l’abbiamo fatto ad occhi chiusi volontariamente, e per la maggior parte degli esseri umani quegli occhi sono ancora sigillati: il buio li acceca. Il bisogno di sicurezza a discapito del prossimo per fronteggiare la paura ha già pervaso ogni cosa, e in questo caso si possono fare solo due cose: continuare a farsi possedere dal demone della paura fino a morire, o acquisire la consapevolezza tipica di chi in mezzo all’orrore, all’interno di una gabbia fatta di ansie, dubbi e timori, invece di cercare di tenere chiusa l’uscita, prova in ogni modo a trovare la chiave del coraggio chiamata Umanità.

Diventiamo Umani.

-Phantom

(9/11/16)

Autore: phantomscrittore

Scrittore ed Artista.

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